L’Avvento in Svezia

Adventsstake

E’ arrivata la prima domenica d’Avvento e finalmente posso accendere una candela e inziare a pensare al Natale.

Il Natale, sinonimo di cera che cola, candele dalle fiammelle tremolanti che incantano, profumo di zenzero e cannella, chiodi di garofano, glögg, frasi sussurrate, bisbigli, pacchetti, ceralacca (ah, buono il profumo della ceralacca che si scalda sulla candela!), aringhe, salmone…..

Preferisco il mio vecchio e ammaccato candelabro in ottone con candele vere (quest’anno non l’ho neppure lucidato) piuttosto che quelli moderni con le lampadine. Lo arricchisco con un sottobosco in muschio che ho raccolto quest’estate in Svezia.

Mossa i påse

Non si tratta del muschio nostrano, quello verde che ricopre il sottobosco delle nostre Alpi. E’ invece un muschio dal delicato colore grigio e dall’aspetto un po’ fané che ho conservato in un sacchetto di plastica trasparente sul balcone. Quante sensazioni quando ho aperto il sacchetto!

L’intero bosco è trasmigrato tramite le mie narici dentro di me. Ho potuto riconoscere in un tripudio di sensazioni tutti i profumi del bosco, funghi, aghi di abete, resina e persino cacca di alci e renne  …. quante soddisfazioni olfattive!

Questo muschio può essere conservato da un anno all’altro. Basta metterlo ad asciugare e poi riporlo in un sacchetto di carta. Lo si può poi dimenticare per un anno intero e quando lo si ritira fuori è sufficiente immergerlo in acqua per qualche minuto per rivitalizzarlo e farlo tornare morbido come quando è stato raccolto.

Nel mio candelabro dell’avvento ho aggiunto qualche bacca di rosa canina, cotoneaster e raphiolepsis (assomiglia tanto ai mirtilli) che ho preso dal mio terrazzo.

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