Spulciano tra i vecchi dischi svedesi che ho in casa ho trovato questo. Bror Axel “Lille Bror” Söderlundh, fu compositore, direttore d’orchestra, chitarrista, violinista e cantante e collaborò con il poeta Nils Ferlin e con Evert Taube cantando e mettendo in musica alcune tra le più belle e conosciute canzoni svedesi.
Nacque nel 1912 e morì ad appena 45 anni di infarto.
Incontrò Nils Ferlin alla metà degli anni ’30 e da quel momento iniziò a mettere in musica i suoi versi. Le sue interpretazioni di “När skönheten kom till byn” (Quando la bellezza giunse in paese), “En valsmelodi” (Una melodia di valzer) e “Får jag lämna några blommor” (Posso lasciare dei fiori) sono memorabili e molto conosciute in Svezia grazie anche al suo modo di suonare la chitarra raffinato ed elegante.
Lille Bror non scrisse solo musica popolare. Si dedicò anche alla composizione di opere più “importanti” anche se in linea di principio per lui non esisteva una musica nobile ed una meno nobile.
Qui sotto pubblico il link preso da You Tube a “EN VALSMELODI” una delle sue canzoni di maggior successo (su testi di Nils Ferlin). Il testo è struggente e la musica (interamente per chitarra) lo è altrettanto.
Non è difficile, anche senza comprendere il testo, percepire l’angoscia e la tristezza che pervadono testo e musica. Arrischio una traduzione.
EN VALSMELODI (1942)
Dagen är släckt, ………………………………… Il giorno è spento,
mörkret har väckt ……………………………… il buio ha risvegliato
stjärnor och kattor och slinkor;……………. stelle e gatti e puttane;
fyllda av skarn, …………………………………. piene di folla,
slödder och flarn………………………………. plebaglia e feccia
sova polishus och finkor – ………………….. dormono le stazioni di polizia e le prigioni –
Barnet det skådar i drömmarnas brus …. I bambini osservano nel brusio dei sogni
hur en ängel med lyktor går runt våra hus. come un angelo con lanterne si aggira tra le
………………………………………..……………… nostre case
– Och ensam i kvällen den sena ……………. – e da solo la sera a tarda ora
jag slåss med en smäktande vals. ………… faccio a pugni con un languido valzer.
Och jag är ganska mager om bena, ………. e le mie gambe sono alquanto magre,
tillika om armar och hals – …………………. e così anche le braccia e il collo –
Jag har sålt mina visor till nöjesestrader,. Ho venduto le mie canzoni a palcoscenici di piacere,
och Gud må förlåta mej somliga rader,….. e Dio mi perdoni per alcuni versi,
ty jag är ganska mager om bena, ………….. poiché le mie gambe sono alquanto magre,
tillika om armar och hals. ………………….. e così anche le braccia e il collo.
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Grämelsens son …………………………………….Il figlio dell’amarezza
i grammofon …………………………………………al grammofomo
sprattlar för Hans och för Greta. ……………. si agita per Hans e Greta.
Pajas – ack ja – ……………………………………… Pagliaccio – ahimé,
schajas – ack ja,…………………………………….. imbroglione – ahimé,
gott kan det vara att veta? ……………………… non sarebbe male saperlo?
Skänk mej nu bara ett rimord på sol, ………. Regalami ora solo una rima con sole,
när jag redan har använt fiol och viol? ……. ora che ho già usato violino e viola?
Ack ensam i kvällen den sena …………………. Ahi da solo la sera a tarda ora
jag slåss med en smäktande vals,…………….. combatto con un languido valzer,
och jag är ganska mager om bena,…………… e le mie gambe sono alquanto magre,
tillika om armar och hals – …………………….. e così anche le braccia e il collo –
Jag har ingenting alls här i världen att vinna, … Non ho nulla da guadagnare in questo mondo,
och snart i min grop skola maskarna finna .. e presto nella mia fossa i vermi scopriranno
att jag är ganska mager om bena, ……………. che le mie gambe sono alquanto magre,
tillika om armar och hals. ……………………… e così anche le braccia e il collo.
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Se qualcuno ha dei suggerimenti per una traduzione migliore si faccia avanti!
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Aggiornamento al post del 14 maggo 2013:
Se siete incuriositi dalle poesie di Nils Ferlin ed avete (ahimé) scoperto che non esistono traduzioni in Italia dei suoi versi, visitate il sito di Marco Fratta qui. Troverete la traduzione da lui fatta di due poesie di Nils (“Strof i April” e “Grubbel”) con testo a fronte.
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Grande atmosfera !
Mi fa piacere ti sia piaciuta.
Non so se ad un orecchio italiano faccia lo stesso effetto che fa in svedese.
Grazie per il tuo commento!
Ciao
Il tuo post mi ha molto intrigato; cercando on line ho trovato un classico italiano sempre del ’42. ” Voglio vivere così ” eccolo:
prima o poi dovrai cominciare a farci lezione di Svedese
😀
grazie di queste finestre su questo affasciante paese!