Evert Taube – I våra hjärtan – Nei nostri cuori
Evert Taube (1890-1976) è stato un artista completo.
Quarto figlio di una famiglia numerosissima (erano in 13 fratelli) nacque a Vinga, una piccolissima isola con faro (il padre era guardiano del faro) appena fuori Göteborg. Fu scrittore, poeta, compositore, cantastorie, suonatore di liuto, pittore ad olio ed acquarello ma è soprattutto conosciuto per le sue (oltre 200) canzoni. La sua produzione come scrittore di testi lo ha portato ad essere considerato un poeta nazionale.
Lui stesso descrisse la sua infanzia come molto felice, segnata dalla pesca, la vita di mare e racconti su paesi lontani e vita per nave. A Vinga vivevano altre quattro famiglie e i 10 bambini dell’isola avevano una propria scuola che Taube frequentò fino all’età di 13 anni sotto l’attenta guida del padre, un uomo colto, interessato alla letteratura ed alla lingua oltre che alla musica. Evert raccontava che nella sua casa si cantavano i duetti in versi “Gluntarne” (dei versi goliardici studenteschi) di Gunnar Wennerberg (poeta svedese 1817 – 1901) e i versi di Bellman (è un progamma un post su Bellman che verrà pubblicato nella giornata di Bellman – Bellmansdag).
Tra il 1904 e il 1905 Taube studiò a Malmö ospite dello zio Axel Taube con risultati mediocri (soprattutto era la matematica a non piacergli). Durante questi anni prese però lezioni di disegno dal cugino (artista) Mathias. Nella primavera del 1805 la famiglia di Evert si trasferì a Göteborg e lui la raggiunse: avrebbe dovuto iscriversi al ginnasio ma non avendo superato la prova di matematica “ripiegò” andando come apprendista presso lo scenografo del Stora Teatern i Göteborg, Jens Christian Andrésen.
Quando nel 1906 a causa del lavoro del padre la famiglia si traferì nuovamente (in una località vicino a Göteborg) Evert scappò a Stoccolma con l’idea di entrare nell’Accademia per le Belle Arti per studiare pittura. La vita a Stoccolma fu contrassegnata da una certa sregolatezza e da uno spirito bohemien.
Samlade visor
A 18 anni, il padre, preoccupato per la vita che il figlio conduceva nella capitale, lo mise di fronte ad un ultimatum: andare per mare o studiare in collegio. Evert decise di imbarcarsi come fuochista e visitò il Sudafrica, il Mar Rosso e Ceylon. Tornò in Svezia nel 1909 allo scoppio della prima guerra mondiale ma non restò a lungo. Nel 1910 salpò per l’Argentina dove visse per 5 anni dal 1910 al 1915 facendo i lavori più disparati. Qui, oltre all’inglese che già conosceva, imparò lo spagnolo e l’italiano ed anche a suonare la chitarra.
Brevet från lillan
Tornato a Stoccolma, iniziò la sua carriera di cantautore e autore. Nel 1920 incontrò Astri Bergman (che nel 1925 sarebbe diventata sua moglie) e la invitò a San Remo. Dopo un mese si fidanzarono sulla scalinata del Duomo di Firenze. La loro unione fu però immediatamente osteggiata dal padre di lei per due ragioni: era già fidanzata ed Evert Taube con la sua vita bohemien non era propriamente un “buon partito” ai suoi occhi. Alla fine nel 1924, quando Taube era oramai divenuto famoso, diede l’assenso alla loro unione. Dal matrimonio nacquero quattro figli: l’architetto Per-Evert Taube (1926–2009), Rosemarie (nata nel 1928 e morta a due sole settimane a causa di una infiammazione polmonare), Ellinor (1930–1998) e Sven-Bertil (nato nel 1934). Taube era inoltre anche padre di Kirsten Kruse (1920–1983), nata da una avventura con la danese Ingeborg Østergaard (1886–1969).
Una delle canzoni più conosciute di Taube è “Brevet från Lillan” (la lettera dalla piccolina) che parla della nostalgia di Ellinor per il padre quando questi si trovava a San Remo nel 1935. Pare che la lettera (messa poi in musica da Evert nel 1936) sia stata scritta dalla figlia con l’aiuto della mamma Astri.
Brevet från lillan – text och partitur
Un motivo riguardante Evert Taube sarà stampato sulle banconate da 50 corone emesse a partire dal 2014.
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