Påskkärring – La Befana pasquale

Glad Påsk - Påskkärring - Jenny Nyström

Glad Påsk – Påskkärring – Jenny Nyström

Pensavate che la Befana arrivasse il 6 di gennaio? Beh, forse qui in Italia ma non in Svezia perchè arriva il giorno di Pasqua!
Faccio una nota. Vi siete accorti che la Befana di questa immagine beve il “Kaffe på fat”? Ve ne avevo parlato qui se vi siete persi il post.

La figura di Påskkäringen, la Befana pasquale,  risale ad una vecchia credenza popolare svedese secondo la quale una strega in groppa ad una scopa (proprio come la Befana in Italia), oppure un animale (una mucca o una capra) volava a Blåkulla nella notte tra il mercoledì santo ed il giovedì santo  per poi fare ritorno nel giorno di Pasqua (e proprio per impedirne il ritorno si accendevano dei grossi fuochi). Blåkulla era il luogo dove le streghe si ritrovavano il giovedì santo per per incontrasi con Satana (sabba) e praticare orgie, banchetti e molto spesso portavano dei bambini che avevano rapito.
Apparentemente la donna (perché nel 90% dei casi si trattava di donne) non si allontanava dalla sua abitazione e per questa ragione non era facile smascherare una strega perché la sua assenza non veniva notata (come si ci fosse una specie di “presenza che ne faceva le veci”) e l’unico modo per condannare una strega era il racconto di bambini e persone che dichiaravano di essere state rapite ed era anche l’unica prova necessaria per condannarle. Furono condannate al rogo circa 280 donne in Svezia – l’ultima nel 1704 (pare che in Svezia però, a differenza di altri paesi cattolici, le presunte streghe prima di essere messe al rogo venissero decapitate).

Tutto questo avveniva il giovedì santo, ossia nel giorno in cui Gesù fu  tradito da Giuda liberando tutti i poteri malvagi (la notte più pericolosa dell’anno).

Tra il 1660 e il 1670 la caccia alle streghe fu particolarmente cruenta in Svezia e centinaia di persone furono giustizuate con l’accusa aver partecipato a banchetti satanici a Blåkulla. Secondo la credenza popolare le streghe pensavano di banchettare con prelibatezze mentre, in realtà venivano servite rane, serpenti e rospi.

Per spaventare le streghe si accendevano fuochi e sparavano colpi con le armi. Questa tradizione sopravvive con l’usanza di accendere fuochi durante Valborgsmässoafton (infatti, oltre che durante la Pasqua il viaggio verso Blåkulla avveniva anche a Valborgsmässoafton – trovate il post qui) e sparare botti.

Påskkärring - Jenny Nyström

Påskkärring – Jenny Nyström

Tuttavia la befana pasquale non è *veramente* una strega e la sua immagine si discosta dalle quella delle streghe del ‘600. Le befane pasquali, tra l’altro, vengono spesso raffigurate con una caffettiera, un gatto nero e una scopa, attributi che non hanno relazione con le streghe del ‘600. Il caffé ancora non era stato importato in Svezia e neanche i gatti neri venivano menzionati nelle relazioni dei processi intentati a presunte streghe.
Secondo alcui esperti la caffettiera raffigurata sulle cartoline odierne è una raffigurazione in chiave moderna del corno che usavano le streghe per contenere gli unguenti (contenenti tra l’altro cicuta e belladonnna che potrebbero dare sensazioni allucinogene come quella di volare) che servivano alle streghe per volare.
Il gatto nero invece simboleggerebbe Satana in persona.

Non è chiaro quando iniziò  in Svezia l’usanza secondo cui i bambini si travestono da Befana pasquale ma pare che si debba far risalire agli inizi dell’800.
Oggi sia i maschietti che le femminucce si travestono da befana e il travestimento prevede un vestito lungo, un foulard in testa ed uno scialle. Le guance devono essere dipinte di rosso e molto spesso si disegnano delle lettinggini sul viso.
Questo vale anche per i maschietti che in alternativa si posso travestire da gatto o cane, oppure da “Befano” con cappello e baffi. Poi i bimbi vanno per le case ad augurare Buona Pasqua e lasciano degli auguri pasquali che loro stessi hanno disegnato. In cambio ricevono dei dolcetti, della frutta o dei soldi. I dolcetti vengono raccolti in un cestino o una caffettiera e vengono poi suddivisi equamente tra i bambini.

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3 Comments

Filed under festività nordiche, svezia

3 Responses to Påskkärring – La Befana pasquale

  1. molto interessante, non lo sapevo!
    ora mi spiego alcune foto che ho visto di donne e bambine vestite da befana …….a Pasqua!
    grazie dei tuoi bei post!
    e….auguri!

  2. laura

    Curiosi questi racconti di streghe. Nascondono chissà quali retroscena molto meno …..”esoterici” in tutto il mondo.
    In piemonte per esempio si chiamano MASCHE ed erano spesso anche uomini, che potevano fare sortilegi (animali che non davano latte o uova…….) ma a quanto si racconta poi le gente andava serenamente a lementarsi e questi toglievano il fastidio….
    Poteri soprannaturali forse…? Forse, ma di certo sembra quasi facessero queste cose quasi per scherzo! E non ho sentito neppure racconti legati alle stagionalità, ma magari ce ne sono anche!

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