Cosa vedere in Svezia/2: Öland

I mulini di Öland – Foto Enzo Nocera – © Laudie Nocera

Öland è la seconda isola per grandezza della Svezia dopo Gotland (di cui vi parlerò in altro post).
Non troverete le informazioni che potreste trovare su un qualsiasi sito turistico. Ma vi accompagnerò brevemente facendovi scoprire dei posti a cui sono particolarmente affezionata.

Eh sì, perché partivamo tutti gli anni da Milano (io avevo tra i 3 e i 6 anni) con la nostra Wolkswagen (un maggiolino verde che più dei 100 km/h non faceva) e dopo aver percorso la Germania (che non finiva maiiiii …… una noia!) prendevamo due traghetti, il primo a Puttgarten ed il secondo a Helsingør ed approdavamo finalmente in terra di Svezia. Qui, dopo qualche altra ora di viaggio facevamo tappa ad Öland, in visita dagli zii che avevano casa lì. E visto che eravamo anche un po’ alternativi (questo sì, anzi molto) non dormivamo nei comodi letti che sicuramente ci avrebbero offerto Ylva e Alf ma montavamo (anzi montavano, i miei) una piccola canadese (la ricordo ancora con il telo azzurro), sempre nello stesso posto nascosto nella steppa dell’isola. E la mattina arrivavano le mucche … e chissà com’è (si vede che la rugiada lasciava delle piccole gocce) iniziavano a leccare con la loro lunga lingua la tenda, e leccavano, leccavano, leccavano …. e mia mamma correva fuori per scacciarle, perché (anche se non lo diceva) aveva paura che inciampassero nei cordini e rovinassero sopra di noi. Che ridere mia mamma (che poi era una bambina pure lei) mentre si agitava con le sue lunghe braccia per mandarle via. E loro che la guardavano con quella loro aria di sufficienza ed andavano avanti a leccare ….
Visto che poi il bagno per lavarci non c’era andavamo al mare (2 minuti a piedi dalla tenda) e ci lavavamo così.

Neptuni åkrar på Öland 1969 – Foto Enzo Nocera – © Laudie Nocera

Ci trovavamo in un luogo molto particolare dell’isola, e cioè in quel tratto di costa chiamato Neptuni åkrar (il nome è stato dato da Linneo durante un suo viaggio nell’isola nel 1741), all’estremo nord ovest dell’isola. Dovrete fare parecchi chilometri per arrivare qui, su strade con non possono certo essere considerate a scorrimento veloce.
Qui il mare e le tempeste hanno, per migliaia di anni, lavato e rilavato il tratto di costa, scorticandola e lasciando solo la nuda e cruda roccia.
Se ne avete occasione e vi trovate sull’isola vi consiglio di andarci …. sembra un po’ di essere sulla luna (a parte che c’è il mare) e si trovano tantissimi fossili (forse però non si possono prendere).
Tutta l’isola ha una natura particolare, diversa da quella che si trova sulla terraferma. Quasi quasi non sembra neanche di essere in Svezia.

Ho lasciato tanti ricordi lì e questo è uno!

Ricordo di Öland © Laudie Nocera

Beh, visto che sono gentile, vi metto anche una foto un po’ più “moderna” anche se preferisco quelle sopra!

Neptuni åkrar – 2004

Vi siete incuriositi e voltete andarci?
Eccovi la mappa!

Neptuni åkrar – Google Maps

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