26 juli Bellmandagen – La giornata dedicata a Carl Michael Bellman nella interpretazione di Fred Åkeström

Bellman in un quadro di Per Krafft del 1779

Il 27 luglio è la giornata dedicata in Svezia alla figura di Carl Michael Bellman (Stoccolma 4 febbbraio 1740 – Stoccolma e 11 febbraio 1795) .
Carl Michael Bellman, è considerato un poeta di importanza nazionale, definito l’Anacreonte del Nord  (“Nordens Anakreon”). Pare che incominiciò a parlare in versi a soli quattordici anni, delirante a causa di una febbre alta. I genitori, avendone intuito le capacità lo mandarono presso dei conoscenti intellettuali che ne riconobbero subito le doti.
Passò gli anni della giovinezza in maniera goliardica, partecipando a feste, vivendo al di sopra delle proprie possibilità tanto che nel 1793, per sfuggire ai creditori fu contretto a rifugiarsi in Norvegia, senza documenti poiché questi gli erano stati negati a causa proprio dei debiti.
Bellman è soprattutto conosciuto per il ciclo di poesie denominato Fredmans epistlar. Le epistole di Fredman, è un cicolo di 82 canzoni pubblicate per la prima volta nel 1790 che raccontano della vita a Stoccolma negli anni tra il 1760 e il 1770). Alle epistole di fredman, seguirono nel 1791 le Fredmans sånger (le canzoni di Fredman).

La produzione di Bellman fu comunque molto ricca e varia e comprende poesie, canzoni, parodie e salmi. Tra i personaggi che compaiono nelle sue canzoni figurano l’orologiaio Fredman, il musicista Movitz, il caporale Mollberg e la prostituta Ulla Winblad ma anche altre figure tratte dalla mitologia.
La musica che accompagna i suoi versi è spesso presa in prestito da musicisti del tempo anche se non mancano sue composizioni.

La sua importanza nella letteratura svedese è paragonabile a quella di William Shakespeare nella letteratura inglese.

Fred Åkerström (1937-1985) con la sua voce piena, potente e contemporaneamente sensibile è considerato uno dei migliori interpreti dei versi e delle musiche di Bellman.  La sua prima figlia nata nel 1967  fu chiamata Cajsa Lisa proprio in onore della prima epistola della serie Fredmans epistel.

L’interpretazione che Fred Åkeström fa del brano è toccante e coinvolgente.

N:o 72 – FREDMANS EPISTEL – Glymmande Nymf (Ninfa lucente) – Glittering nymph (anno 1790)

L’epistola nr. 72 è una vibrante canzone d’amore. Fredman rende omaggio alla servetta Cajsa Lisa presso il suo letto. E’ l’ora del crepuscolo ed un forte temporale estivo è appena passato, gli usignoli hanno  appena smesso di cantare. L’ultima strofa ha una notevole valenza erotica e descrive l’incontro tra l’uomo e la donna.

Prima della pubblicazione l’epistola fu pesantemente revisionata per ed in particolare nell’ultima strofa fu attenuato il forte realismo sessuale e il simbolismo. Potete confrontare (in svedese) la precedente versione (epistola nr. 28) a questo link:  http://www.bellman.net/texter/fe72hskr.html

Ecco la traduzione (quella in inglese, che ho trovato in rete, è di Eva Toller, 2004)

“Lemnad vid Cajsa Lisas Säng, sent om en afton.”
Lasciato presso il letto di Cajsa Lisa, tardi una sera

Glimmande Nymph! blixtrande öga!
Sväfvande Hamn på bolstrarna höga!
Menlösa styrka!
Kom, kom nu at dyrka,
Vid et smalt och utsläckt ljus,
Sömnens Gud, vår Morpheus.
Luckan ren stängd, Porten tilsluten,
Natthufvan ren din hjässa kringknuten,
Ren Norströms (1) Pisk-peruk
den hänger på sin spik.

Sof, somna in vid min Musik.
Ninfa lucente, dagli occhi lampeggianti
apparizione fluttuante su gonfi piumini
forza innocente,
vieni, vieni  a venerare
vicino ad una esile e consumata candela
il Dio del sonno, il nostro Morfeo!
Lo sportello è già chiuso, il portone è chiuso
la papalina è già allacciata intorno alla tua testa;
la parrucca di Norströrm
è già appesa al suo chiodo.
Dormi, addormentati con la mia musica!
Glittering nymph, (with) flashing eyes,
soaring apparation on the high feather-bed,
benevolent strength,
come, come now to worship
by a thin and extinguished candle
the god of sleep, our Morpheus!
The shutter is already closed, the gate is locked,
the nightcap is fastened ’round the crown of your head;
already Norström’s wig
hangs on its hook.
Sleep, fall asleep to my music!
* * * * * * *
Bofinken nyss, nyss, Cajsa Lisa,
Slumrande slöt sin qvittrande visa;
Solen nyss slocknat,
Och Fästet har tjocknat,
Enslighetens tystnad rår;
Jag til Fröjas (2) dyrkan går.
Regnet nedöst i bullrande låga,
Hvälfver i skyn sin brandgula båga,
Som randas lugnt och skönt
Af purpur guld och grönt,
Se’n jorden Jofurs (3) åska rönt.
Il fringuello proprio ora, Cajsa-Lisa,
assopito ha terminato la sua cinguettante canzone.
Il sole si è appena osurato,
e il cielo si è addensato
regna il silenzio della solitudine;
io vado a venerare Fröja.
La pioggia scrosciante in rimbombanti fiamme
si trasforma in cielo nel suo arco giallo fuoco,
rigato serenamente e armoniosamente
di porpora, oro e verde,
da quando la terra ha conosciuto i fulmini di Giove.
The chaffinch, Cajsa-Lisa,
just ended its twittering song (falling asleep).
The sun disappeared
and the firmament thickened,
the silence of solitariness reigns;
I will go to worship Fröja.
The rain, pouring down relentlessly,
vaults in the sky its flame-coloured arch,
which is harmoniously striped
in purple, gold, and green,
since the Earth kenned the thunder of Jofur.
* * * * * * *
Somna min Nymph! dröm om min Lyra,
Til dess vår Sol går opp klockan fyra,
Och du dig sträcker,
Och armarna räcker
Til min kanna och min famn
Eldad af mit blod och namn.
Cajsa du dör, Himmel! hon andas;
Döden ger lif och kärlek bortblandas.
Men fast din puls slår matt,
Så blundar ögat gladt.
Håll med Fioln; god natt! god natt!
Prendi sonno, mia ninfa! Sogna la mia lira
fino a quando il nostro sole sorgerà alle quattro,
e tu ti stirerai
e allungherai le braccia
verso il mio boccale (?) e il mio petto,
infiammata dal mio sangue e dal mio nome
Cajsa, tu muori! Cielo, respira;
la morte porta vita, e l’amore si mescola via.
Ma anche se il tuo polso pulsa debolmente,
il tuo occhio si chiude serenamente.
Fai tacere il violino; buona notte, buona notte!
Go to sleep, my nymph! Dream of my lyre,
until our sun rises at four o’clock,
and you’ll stretch your arms
towards my jug and my embrace,
inflamed by my blood and my name.
Cajsa, you’re dying! By Heaven, she’s breathing;
death gives life, and love fades away.
But although your heart beats so languidly,
your eyes are shut in contentment.
Silence the violin; good night, good night!
(1) Norström
Frequentatore della dogana portuale, nominato in relazione ad Ulla.  Il padre era giardiniere nei giardini di Dauerska; non ha voce e non suona nessuno strumento ed ordina da solo i suoi vini.

I giardini “Dauerska trädgården” si trovavano nella casa d’infanzia di Bellman e Carl Michael è stato molto probabilmente amico di giochi di Erik Norström. Da adulto Bellman lo aiutò a trovare lavoro presso la dogana, dove lui stesso lavorava. Si sposò nel 1772 con Maja Stina Kiellström, la Ulla delle epistole. Lavoro per un periodo come stalliere e garzone. Ma Nordström era un bevitore e finiva spesso in risse. Morì di tifo nel 1781.

(2) Freja oppure Fröja (ant. Freyja, Frøyia) è una Dea della fertilità nella mitologia nordica, la Dea più importante tra gli Antichi Dei (Vanerna) e per questo ha anche il nome di  Vanadis (la terminazione”dis” sta ad indicare il femminile). E’ figlia di Njord e sorella di  Frej (chiamato anche Frö).
Fröja è sinonimo di  Venus.

(3) Jofur è uno dei nomi per il dio dei temporali, creato da Olov Rudbeck Il Vecchio dall’islandese Jofurr che significa dominatore o eroe.

Eccovi la partitura! (cliccate per ingrandire)

Fredmans Epistel Nr 72

Bellman – Fredmans Epistel nr. 72 – Partitur
Spartito per “Ninfa lucente” di Carl Michael Bellman

La melodia trae origine da  “Maudit Amour, raison severe” in Le Peintre amoureux de son modèle con musica di Egidio Duni e libretto di Louis Anseaume
Potete ascoltare le due versioni al link qui sotto: la prima versione è quella francese originale la seconda è quella di Bellman (ma io prefersico di gran lunga l’intrepretazione di Fred Åkeström).

http://www.liljas.net/bellman/glimmande-nymph.html

Chi vuole saperne di più su Carl Michael Bellman può seguire il link qui sotto e leggere l’interessante l’articolo (in svedese).

http://www.svd.se/kultur/litteratur/bellman-bakom-maskerna_30603.svd

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6 Comments

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6 Responses to 26 juli Bellmandagen – La giornata dedicata a Carl Michael Bellman nella interpretazione di Fred Åkeström

  1. Susanna

    Brano incantevole nella versione di fred akerstrom, poetico!

  2. Lorenzo

    Grazie per il post: non conoscevo questo autore…e grazie per il canto di Fred Åkerström…..
    Segnalo questo sito (anche in italiano !!!) su Bellman che mi sembra molto completo
    http://www.bellman.org/
    e questo volume in italiano
    http://www.ibs.it/code/9788881472550/bellman-carl-m-zzz99/ulla-mia-ulla-antologia.html
    P.S:: E’ molto interessante anche sapere che esiste un “giorno Bellman” in Svezia ….Ci puoi dire qualcosa di più sul perché ci sia questa giornata di ricordo di Bellman proprio il 26 luglio ? Che cosa viene fatto in questa giornata ?

  3. Lorenzo

    In effetti ho trovato abbastanza facilmente il perché si festeggi proprio il 26 luglio:
    il 26 luglio del 1829 fu infatti inaugurato, nel parco Södra Djurgården di Stoccolma, un busto in bronzo di Bellman dello scultore Johan Niclas Byström (1783-1848), uno dei massimi scultori neoclassici svedesi che morì a Roma dopo avervi soggiornato quasi ininterrottamente dal 1810. Il busto fu realizzato dall’artista, che non si volle muovere da Roma, ispirandosi ad un medaglione inciso dallo scultore Sargent, maestro di Byström, quando ancora Bellman era in vita . E’ interessante notare che Bellman viene ritratto con le fattezze del dio Bacco ed è la prima scultura pubblica in Svezia dedicata ad un personaggio non della casa reale. Secondo le parole pronunciate durante la cerimonia di inaugurazione la scultura si troverebbe in ”en plats där Bellman tyckte om att sitta under en ek” (“un punto dove Bellman era solito stare seduto sotto una quercia”). All’inaugurazione, una vera e propria festa popolare, era presente, oltre ad una folla strabocchevole, anche la vedova settantaduenne dello scrittore, il figlio, commerciante, e lo stesso re Carlo Giovanni XIV che aveva donato il terreno del monumento nonché i trecento sottoscrittori che avevano iniziato a raccogliere i fondi per la statua da ben sei anni….in origine si sarebbe voluta erigere una statua in marmo ma….la somma raccolta permise solo questo busto in bronzo……
    P.S.: Grazie per avermi suggerito di fare questa ricerca !
    Qui alle pagine 85-89 una bellissima descrizione dell’ inaugurazione
    http://www.stockholmskallan.se/PostFiles/SMF/SD/SSMB_0006306_03.pdf
    altre fonti utilizzate:
    http://sv.wikipedia.org/wiki/Bellmansbysten
    http://www.reseguiden.se/forum/bilder/268960
    http://www.nad.riksarkivet.se/sbl/Presentation.aspx?id=16232
    http://www.bellman.org/it/articoli.html

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