Aksel Sandemose e Jantelagen – La legge di Jante applicata al mondo del lavoro

I 10 articoli della legge di Jante

I 10 articoli della legge di Jante

La Legge di Jante  è uno schema comportamentale di gruppo formulata dall’autore dano-norvegese Aksel Sandemose (1899-1965), nel romanzo Un fuggitivo incrocia le sue tracce (En flyktning krysser sitt spor) del 1933 (Jante è il nome che Aksel dà alla cittadina danese Nykøbing Mors dove passò la sua infanzia) che sottende ad un modello di comportamento che critica e ritrae negativamente le realizzazioni individuali.

Aksel Sandemose

Aksel Sandemose

Nato a Nykøbing (DK) nel 1899, dopo aver vissuto negli Stati Uniti, in Canada e alle Antille, Aksel si stabilisce in Norvegia, adottandone anche la lingua.

Nel libro, coloro che trasgradiscono alla legge non scritta di Jante vengono visti con sospetto e ostilità come se tramassero contro il desiderio di armonia, stabilità sociale e uniformità della comunità.

Aksel Sande-Mose – En flykting krysser sitt spår

Se siete interessati all’argomento e volete procurarvi il libro (che troverete – se lo troverete – solo in norvegese o svedese) potete provare a cercare sui siti di libri usati, per esempio qui: BOKBÖRSEN

Oggi in Svezia il termine viene utilizzato per descrivere un atteggiamento negativo verso l’individualità e il successo: ci si riferisce, in particolare, a una mentalità che scoraggia lo sforzo individuale e pone tutto l’accento sull’azione collettiva.

In Inghilterra e nei paesi anglosassoni esiste un termine equivalente: la Tall poppy syndrome (“sindrome del papavero alto”) che indica la tendenza a criticare o isolare coloro che eccellono per meriti quando questi creano imbarazzo in quanto anomalie rispetto ad una società livellata sulla mediocrità.
Il termine è mutuato da un episodio narrato da Tito Livio nel libro Ab urbe condita, sulla storia di Roma.
Nel primo libro Tarquinio Sestio, figlio di Tarquinio il Superbo, ultimo re di Roma, con un inganno riesce ad infiltrarsi nella città vicina e ostile Gabii. Ottenuta la  fiducia dei cittadini manda un messaggero al padre per chiedergli cosa debba fare e il Superbo, passeggiando nel giardino con un bastone in mano spezza tutti i papaveri più alti che svettano al di sopra del livello medio degli altri. Il messaggero di ritorno a Gabii racconta l’episodio al figlio che capisce la metafora del padre ed ammazza tutti i cittadini eminenti.

Se siete arrivati fin qui a leggere vi meritate la traduzione della Legge di Jante 🙂

  1. Non devi credere di essere qualcuno di speciale.
  2. Non devi credere di essere bravo quanto noi.
  3. Non devi credere di essere più furbo di noi.
  4. Non devi immaginarti di essere migliore di noi.
  5. Non devi credere di saperne più di noi.
  6. Non devi credere di essere più di noi.
  7. Non devi credere di essere capace di qualcosa.
  8. Non ridere di noi.
  9. Non devi credere che a qualcuno importi di te.
  10. Non devi credere di poterci insegnare qualcosa.

C’è inoltre un undicesimo articolo, sibillino e intimidatorio, conosciuto anche come “la legge penale di Jante”:

  1. Tror du inte att vi vet något om dig? – Non crederai che non sappiamo qualcosa su di te?

Poiché non ho mai lavorato in Svezia non posso dare un giudizio sull’organizzazione del lavoro. Ma ho trovato questo interessante articolo scritto da un italiano in Svezia che a proposito della Jantelagen scrive così:

“Gli effetti nell’ambiente lavorativo sono, in sintesi, i seguenti: il miglioramento personale è benvenuto, tuttavia non deve essere troppo “aggressivo” e ostentato in modo da non mettere in cattiva luce gli altri dipendenti o costringerli a dare di più controvoglia. Tutto deve risultare spontaneo e richiede i propri tempi, a volte biblici. È bene mantenere un basso profilo senza troppo proclamarsi portatori di soluzioni straordinarie, evitando il più possibile di pubblicizzare i risultati conseguiti. Al contempo capita che le proprie “abilità peculiari” non vengano assolutamente prese in considerazione: essendo considerati tutti uguali capiterà che, pur conoscendo meglio degli altri una determinata tecnologia, nessuno chiederà il vostro parere. È una società che mal tollera l’arrivismo e le scalate. C’è chi la ritiene equa, chi piatta e mortificante. Così è e bisogna farsene una ragione.”

L’articolo completo che invito a leggere si trova qui: LA LEGGE DI JANTE

Oggi la legge di Jante, dopo aver avuto un periodo di “gloria” negli anni ’60, viene da più parti criticata. I moderati hanno addirittura proposto che venga abolita per legge (23 maggio 2011): ABOLIRE LEGGE DI JANTE

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1 Comment

Filed under libri svedesi, usanze della Svezia

One Response to Aksel Sandemose e Jantelagen – La legge di Jante applicata al mondo del lavoro

  1. Lorenzo

    Sempre post molto interessanti. Grazie !!
    Un notevole romanzo breve di Sandemose tradotto in italiano “Il mercante di catrame”
    http://iperborea.com/titolo/86/

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