Surströmming – L’aringa fermentata (una prova di forza!)

Dal libro “Min skattkammare” -” Ro ro till fiskeskär”

L’aringa fermentata (o marcia come la chiamo io) ha il suo centro di produzione ad Höga Kusten (vi ricordate, ve ne ho parlato qui). Le aringhe vengono pescate in primavera, quando stanno per riprodursi. Il pesce viene fermentato in barili per uno o due mesi, poi viene inscatolato con una salamoia molto leggera, per non interrompere i processi fermentativi.
La produzione avviene spesso in piccole aziende familiari, lungo tutta la costa del nord della Svezia da Utvalnäs a sud a Kalix a nord.Viene venduto e consumato in tutto il paese.

Durante lo stoccaggio che dura un anno, a causa dei gas prodotti dalla fermentazione, i barattoli si gonfiano e deformano e quando le latte vengono aperte, l’odore che sprigiona è terribilmente forte e sgradevole, tanto che questo piatto viene solitamente consumato all’aperto.

Si pensa che questo metodo di conservazione sia stato inventato molto tempo fa, quando il sale era molto costoso.Sfruttando la fermentazione, è possibile conservare il pesce usando una quantità di sale molto bassa, appena quanto basta a impedirne la putrefazione. Il pesce così fermentato si conservava molto a lungo e questa è probabilmente una delle ragioni percui proprio l’aringa fermentata insieme alla zuppa di piselli era un classico tra i  cibi serviti durante il servizio militare.

Ricordo che mio padre mi raccontò che alcuni parenti in Svezia organizzarono una cena a base di surströmming in occasione di una nostra visita (secondo me gli volevano fare un scherzo).
Si assicurarono di aver acquavite e patate lesse (fredde), uscirono in giardino (nel posto più lontano possibile dalla casa) ed aprirono la scatola dalla quale si sprigionò un fetido odore che quasi li fece scappare. Riuscirono (tappandosi il naso) a mangiare qualche filetto annaffiandolo di alcool ed accompagnandolo con patate lesse fredde. Si affrettarono (ancora prima di mangiare, penso) a seppellire sotto un consistente strato di terra il contenuto rimasto nella scatola e la scatola stessa.
Secondo me anche per gli svedesi è una sorta di “prova di forza” perché pure loro si tappano il naso quando lo mangiano!

Il surströmming si vende in Svezia a partire dal terzo giovedì di agosto (che quest’anno cade il 15 agosto). Fino al 1998 il primo giorno di vendita era stabilito per legge. In questo modo si garantiva che il pesce venisse venduto quando era “maturo” (traduco io, “sufficientemente marcio”?) .

Normalmente il Surströmming viene consumato all’interno di un sandwich (surströmmingsklämma), preparato con tunnbröd (una sorta di pane sottile simile alla piadina), burro o panna acida e verdure (tipicamente patate fredde tagliate a fette o puré, cipolla gialla fritta oppure cipolla rossa cruda). Si beve birra, grappa oppure anche latte.
Si può utilizzare anche del pane morbido (stesso tipo di pane) e in questo caso il panino viene chiamato stut e gli ingredienti vengono arrotolati nel panino direttamente a tavola.

Poiché l’aringa fermentata contiene delle quantità di diossine e PCB (policlorobifenili, composti organici la cui tossicità si avvicina a quella della diossina) superiori a quelle oggi consentite dalla normativa europea, la Svezia ha chiesto (ed ottenuto) una una eccezione per quanto riguarda il surströmming.

Infine, grazie a Goldfrancine che ha commentato qui sotto, ecco il link ad un esilarante fumetto che potrà illuminarvi su questa “prelibatezza del Nord” – Fumetto sul surströmming

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7 Comments

Filed under Piatti di pesce del Nord, ricette nordiche, svezia

7 Responses to Surströmming – L’aringa fermentata (una prova di forza!)

  1. Lorenzo

    Come al solito sempre post molto interessanti su aspetti della vita quotidiana svedese che penso siano assolutamente sconosciuti in Italia: grazie !

  2. fabio (e socia)

    ma…. parli per esperienza personale? cioè hai assaggiato quella roba? oppure… ci hai mai provato?

  3. Forte !!! Sembra quasi si stia parlando di un’arma batteriologica !!! A parte gli scherzi… ci vuole il porto d’armi ?

    • Beh, forse si! Nessuna delle persone che conosco in Svezia ha avuto il coraggio di provarle (a parte mio padre – ma per scherzo, secondo me). Peró gli estimatori devono esserci visto che in questi giorni i banchi dei supermercati sono zeppi di scatolette).

  4. Ho conosciuto la ‘potenza’ delle aringhe fermentate grazie a questo fumetto. Non credo ce la potrei fare. Ma proprio no. =)

    • Diario Nordico

      Eh, no! Non è per tutti.
      Grazie per la dritta del fumetto … metto il link sul post 🙂
      Ciao

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