Kaffekask, gök, uddevallare – Il caffé corretto “alla svedese”

Kaffekask - Immagina tratta dal sito http://www.aipension.se/manadens-problem-ingenjorer/

Kaffekask – Immagine tratta dal sito http://www.aipension.se/manadens-problem-ingenjorer/

Kaffegök, kaffekask, kask oppure gök sono tutte parole che definiscono un caffè svedese corretto con acquavite, grappa oppure konjak.

Il termine kaffegök o semplicemente gök (cuculo) si riferisce alla credenza popolare secondo la quale si usciva di senno se si sentiva il canto di un cuculo dopo aver mangiato. Per evitare il maleficio si terminava il pranzo con un caffé corretto detto appunto gök.
La parola “kask” invece deriva dalla parola usata nella Germania del Nord’ karsch’ con il significato di forte riferito alle bevande alcoliche.
Questo caffé era particolamente popolare nella regione del Bohuslän nel 1800 e infatti un altro termine per definirlo è “uddevallare” (dalla città di Uddevalla, nel Bohuslän appunto).

4 ricette per la preparazione del “kaffekask”

Ricetta 1. Questa è la ricetta più conosciuta: mettete 1 moneta di rame (al tempo si usava una moneta da 1 öre – 1 centesimo di corona) e 1 moneta d’argento (10 öre) sul fondo di una tazza. Riempite la tazza con il caffè fino a che non si vede più la moneta da 10 öre . Aggiungete poi la grappa fino a vedere nuovamente la moneta da 1 öre.
Ricetta 2. Misurate con attenzione il caffè utilizzando come unità di misura un cucchiaio da the. Versate con attenzione la piccola quantità di caffé nella tazza da caffè. Risciacquate abbondantemente con grappa il cucchiaino tenendolo sopra la tazza.
Ricetta 3. Mettete una zolletta di zucchero in una tazza da caffè. Versate del caffè forte fino a quando non si vede più la zolletta. Aggiungete poi la grappa fino a quando si vedrà di nuovo la zolletta.
Ricetta 4. Mettete una moneta da 50 öre in una tazza da caffè. Versate il caffè fino a che la moneta non si vede più, aggiungete la grappa fino a quando riuscirete a leggere l’anno sulla moneta oppure, se avete messo lamoneta per il verso sbagliato, fino a che la tazza è piena!

Per tradizione si usava per la correzione l’acquavite Kron, una leggendaria grappa di patate lanciata nel 1922 dalla società per azioni statale Vin & Spritcentralen. L’acquavite Kron, chiamata solo Kron, divenne presto molto popolare granzie anche alla sua alta gradazione alcolica (46%).
Il cantautore Evert Taube contribuì a questa popolarità con la canzone “Calle Schewens vals “del 1931 dove canta: ”Själv blandar jag fredligt mítt kaffe med Kron, till angenäm styrka och smak.” “Personalmente mischio liberamente il mio kaffe con la Kron fino a che risulta piacevole per intensità alcolica e sapore”. Cercatela su YouTube se volete ascoltarla!

Nel 1955, quando lo Stato eliminò motboken il “libretto degli acquisti sugli alcolici” (trovate un posto su questo argomento qui) la grappa Kron fu tolta dall’assortimento del Systembolaget (vi ho parlato del Systembolaget qui) ed è stata sostituita dalla vodka Kron, leggermente meno alcolica (40%).

Pubblico un video di YouTube con una canzone del 1944 di Povel Ramel, il “Johanssons boogie-woogie-vals” del 1944 dove si parla appunto del kaffekask. Andate fino alla fine poiché il video è veramente esilarante (e naïf – come sono gli svedesi).

Ed ora un rompicapo di ottica legato al kaffekask per gli appassionati di fisica:
la legge di Beers-Lambert (http://it.wikipedia.org/wiki/Legge_di_Lambert-Beer) è una relazione empirica che correla la quantità di luce assorbita da un mezzo alla natura chimica, alla concentrazione ed allo spessore del mezzo attraversato.
In poche parole la ricetta del kaffekask prevede di versare del caffè fino a quando la moneta non si vede più e poi versare alcool fino a quando si vede nuovamente. Perché questo sia possibile è necessario che la tazza sia piccola alla base e più larga in alto di modo che la concentrazione di caffè si riduca più che l’altezza del liquido quando si versa la grappa. In un contenitore perfettamente cilindrico, infatti, secondo la legge di Beers, tornare a vedere la moneta sarebbe impossibile perché l’assimilazione  della luce è proporzionale alla concentrazione.
Supponendo di guardare la moneta attraverso una tazza (grande quanto la moneta) con le pareti verticali e contenente solo il caffè, la moneta non sarà visibile quando sarà nascosta dalle particelle di caffè. Se si aggiunge del liquido trasparente (anche acqua e non necessariamente alcool) il numero di particelle di caffè rimarrà invariato e il fatto che siano diluite non cambia il numero di particelle.
Nel caso di una tazzina stretta alla base e larga in alto invece alcune particelle di caffè finiranno fuori dalla proiezione della moneta. Poiché però è difficile stabilire con certezza quando la moneta non sarà più visibile in genere si versa più caffè del necessario e di conseguenza di versa anche più grappa di quella che sarebbe necessaria per vedere nuovamente la moneta.
Io la prova non l’ho fatta ma voi potete e poi ditemi!

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