Aina Gerda Lucia Stenberg MasOlle (Stoccolma 1885 – 1975), cresce in una famiglia che viene descritta come armoniosa in cui il padre era solito raccontare fiabe ai figli e convinto che anche le figlie femmine dovessero studiare per avere un lavoro. Tutta la famiglia praticava la musica, scriveva e dipingeva e nel poco spazio da dividere con i fratelli si racconta che Aina si sdraiasse sul tappeto del salone di casa per disegnare.
Già all’età di 10 anni cominciò a disegnare motivi natalizi e pasquali. Mettendo insieme tutto il suo coraggio si presentò ad un editore con le sue prime cartoline di Natale che le comprò senza esitazione. Venne pagata 15 corone per altrettanti motivi e si dice che non fu mai tanto contenta per un onorario come quella volta.
Dopo gli studi presso la Tekniska Skolan e la scuola di pittura Althins entrò all’Accademia di Belle Arti (Konstakademien 1904-1907). Studiò anche in Francia ed in Inghilterra
Durante gli anni di studio in Accademia incontrò l’artista “Dalmasen” (con questo termine ed in particolare “Mas” si indicano le persone originarie della regione dei Dalarna) Helmer Olsson (1884-1969) (detto Mas-Olle proprio per la sua origine) con il quale si sposò il 1° maggio 1911.
Dopo il matrimonio comprarono una vecchia casa in legno nei Dalarna che smontarono e rimontarono a Siljansnäs nei Dalarna (la casa è visitabile ed ha tre *** nella guida Michelin: consultate il sito http://www.masollesgammelgard.org/ per informazioni). Qui Aina si trovò perfettamente a suo agio e andava in giro per la piccola cittadina parlando con i vecchi del paese ed ascoltando storie su troll e folletti.
Tra l’altro Aina e il marito Helmer scelsero di essere sepolti proprio nella cittadina.
Fu molto produttiva tanto che realizzò tra le 5000 e 6000 illustrazioni relative al Natale, la Pasqua e l’Anno nuovo.
Spesso lavorava con una delle due figliolette sulle ginocchia.
Quando Henny Mörner, consigliera per della circoscrizione di Lidingö (alle porte di Stoccolma) le chiese di illustrare per l’associazione svedese delle ragazze Scout (Svenska Flickscoutförbundet) un calendario dell’avvento, Aina fu felice di accettare e nacque così, nel 1934, il primo calendario dell’avvento chiamato Barnens Adventskalender. Nel primo calendario si lasciò ispirare dal suo giardino di casa a Siljansnäs rappresentando dei piccoli folletti rossi che trainano una slitta colma di regali. E questi folletti hanno continuato per anni ad essere nell’immaginario collettivo di molti bambini svedesi.
Continuò ad illustrali (in totale 29) fino al 1964 e dalla metà degli anni ’70 vengono regolarmente ristampati. Successivamente a questa data (anno in cui Aina lasciò l’incarico) il Svenska Flickscoutförbundet diede incarico a molti altri ma nessuna illustrazione raggiunse mai la popolarità delle immagini di Aina, tanto che a partire dalla metà degli anni ’70’ i calendari illustrati da Aina cominciarono ad essere ripubblicati.
Aina Masolle illustrò tra l’altro molti libri di fiabe, come ad esempio questo: Sagan ‘Prinsessan med den långa näsan’ – la leggenda della “Principessa dal lungo naso”.
Fu, insieme a Hilding Nyman, illustratrice per i libri di canzoni per bambini di Felix Körling.
Qui la copertina di Nicke-Nacke in una edizione del 1954.
Ed ecco un’altra bella illustrazione
Tra i vari libri illustrati da Aina ho trovato anche questo “Pullans äventyr och bedrifter” del 1923 di Aline Cronhielm che appartiene alla mia biblioteca personale essendo appartenuto a mia nonna.
Vi ricordate poi l’articolo che avevo fatto sul caffè bevuto dal piattino? Lo trovate qui. Ecco una ulteriore illustrazione a testimonianza dell’usanza!
Ci sono anche illustrazioni di pezzi teatrali come questo ‘Barnen som ville vara stora’ ur ‘Barnteatern 4:e samlingen – Dramatik och sagospel för barn och ungdom‘ 1925
Illustrò tra l’altro anche i cataloghi della Croce Rosse. Negli anni ’70 la nota casa svedese di porcellane Rörstrand produsse una serie di piatti con motivi natalizi firmati da Aina Stenberg.
Aina Masolle Stenberg morì nella casa per anziani Erstag a Stockholm il 2 ottobre 1975.
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sono bellissime ….mi ricordano, le illustrazioni dei libri di scuola , e i libri di
racconti delle favole illustrate, di quando ero bambina, ….che nostalgia….e
in questo momento nella mia mente ho sentito l’odore di matita temperata
all’angolo della classe, nel cestino!! grazie
Ciao Bruna,
hai ragione! Hanno proprio il sapore delle vecchie fiabe.
Ciao e Buona Giornata!
Questo post è una chicca!!! Mi sono divertita un sacco a leggere la storia e guardare le immagini!!
Queste immagini sono bellissime! Ma quanto mi piacerebbe che gli illustratori d’oggi continuassero la tradizione delle cartoline!
Sì, sono proprio d’accordo.
Purtroppo oggi si spediscono quasi esclusivamente auguri virtuali … triste!
Ciao