Polarsken – Aurora boreale

Fredrik Broms - Northern light in Swedish Lapland

Fredrik Broms – Northern light in Swedish Lapland

L’aurora polare, denominata aurora boreale o australe a seconda dell’emisfero in cui si verifica, è un fenomeno ottico dell’atmosfera terrestre caratterizzato principalmente da bande luminose di colore rosso-verde-azzurro, gli archi aurorali.

Il fenomeno si verifica quando delle particelle cariche di energia elettrica (protoni ed elettroni) vengono scaricate dal sole e spinte a grande velocità nel campo magnetico della terra (nella ionosfera per la precisione tra i 100 e i 500 km) dai venti solari, scontrandosi con le particelle gassose. Le sfumature di colori che vanno dal verde al rosa sono dovute alle diverse tipologie di gas.
La maggior parte della luce visibile in un’aurora è di un giallo verdognolo, ma a volte i raggi possono diventare rossi in cima e lungo il bordo inferiore. In occasioni molto rare, la luce del sole può colpire la parte superiore dei raggi creando un debole colore blu e ancora più raramente (una volta ogni 10 anni o più) l’aurora può essere rosso sangue da cima a fondo.

Per la sua vicinanza al nord magnetico la Lapponia svedese è un punto di osservazione ideale per questo fenomeno. In particolarte l’aurora boreale può apparire da metà settembre (Kiruna) a fine marzo in tutta la Lapponia svedese e Pajala è la località dove è più facile osservarla. Qui organizzano anche un festival dell’aurora boreale, il Norrskensfestival (anche se non sono riuscita a trovare informazioni relative al festival del 2014).
Ad ogni modo ovunque ci si trovi in Svezia conviene tenere il naso puntato all’insù in inverno se si cerca “il raggio verde”. Mediamente si può assistere ad una aurora bolreale a Stoccolma una notte su venti mentre a Kiruna pressoché ogni notte. Deve essere buio e senza nuvole ed è molto importante guardare spesso poiché la parte più intensa e visibile di un’arora dura circa meno di 10 minuti.
A volte può essere difficile vedere la differenza tra una debole aurora e delle nuvole. Ma se si tratta di aurora è possibile vedere le stelle attraverso, è di colore verdastro e cambia forma in modo molto diverso dalle nuvole.

La forma di un’aurora polare è molto varia. Archi e brillanti raggi di luce iniziano a 100 km sopra la superficie terrestre e si estendono verso l’alto lungo il campo magnetico, per centinaia di chilometri. Gli archi possono essere molto sottili, anche solo 100 metri, pur estendendosi da orizzonte ad orizzonte. Possono essere quasi immobili e poi, come se una mano fosse passata su una lunga tenda, iniziare a muoversi e torcersi. Dopo la mezzanotte, l’aurora può prendere una forma a macchie e ognuna delle macchie spesso lampeggia più o meno ogni 10 secondi fino all’alba.

© Mika Puurula - Aurora boreale del 2011 in Finlandia

© Mika Puurula – Aurora boreale del 2011 in Finlandia

Ecco una spettacolare immagine scattata il 26 settembre 2011 a Sotkamo, in Finlandia, da Mika Puurula che così descrive le condizioni meterologiche del momento: “The moon was at it’s minimun and the sky was bright. There was a powerful aurorashow that last about an hour.”

A volte, durante l’apparizione di un’aurora, si possono udire suoni che somigliano a sibili. Si tratta di suoni elettrofonici la cui origine si ritiene che sia dovuta a perturbazioni del campo magnetico terrestre locale causate da un’aumentata ionizzazione dell’atmosfera sovrastante.
Spesso l’ascolto di tali suoni è facilitato dalla presenza di oggetti metallici nelle immediate vicinanze del testimone.

Nel caso di tempeste geomagnetiche particolarmente intense è possibile vedere l’aurora boreale anche a latitudini più meridionali come nella Svezia centrale e del sud e in alcui casi anche nei paesi mediterranei ed addirittura in Africa.

Galileo Galilei (1564-1642) fece una accurata descrizione di un’aurora boreale che aveva avuto modo di osservare alle nostre latitudini. Nel 1621 fu infatti testimone di un’aurora boreale a Venezia e fu proprio lui a coniare il nome di Aurora Borealis.

Più recentemente, Giuseppe Menardi ha scattato delle immagini di una spettacolare Aurora Rossa che ha illuminato i cieli di Cortina, un evento raro che nella storia difficilmente si è potuto apprezzare: era esattamente il 20 novembre 2003, quando l’Aurora Boreale raggiunse bassissime latitudini anche in Europa.

© Giuseppe Menardi - Aurora boreale a Cortina

© Giuseppe Menardi – Aurora boreale a Cortina

Il fenomeno venne innescato da una forte tempesta solare che colpì il nostro Pianeta, a causa di un’eruzione solare molto intensa che si era verificata pochi giorni prima. L’impatto fu piuttosto violento: antenne radiofoniche, satelliti e addirittura dispositivi telefonici andarono letteralmente in tilt per diverse ore, causando guasti nelle telecomunicazioni e nei collegamenti satellitari.

Pensate che Van Gogh avesse visto l’aurora boreale?

Vincent Van Gogh - La notte stellata

Vincent Van Gogh – La notte stellata

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