Ivar Arosenius (1878-1909)

Ivar Arosenius - Kattresan

Ivar Arosenius – Kattresan

Nonostante la breve carriera (morì, a soli 30 anni il primo giorno dell’anno del 1909), Ivar Arosenius può essere considerato uno dei maggiori esponenti dell’arte della sua generazione.


Fu un artista dalla personalità complicata, sempre in bilico tra l’ironico e lo scherzoso e il serioso. Le sue opere sono contemporaneamente romantiche e ciniche, poetiche e critiche. La sua opera spazia tra fiabe “brutali”, autoritratti sanguinanti, allegre oppure rabbiose immagini di satira politica, ritratti amorevoli e rappresentazioni delicate di bambini e case.

Ivar Arosenius - fotoFiglio di un ingegnere civile ebbe quattro fratelli: Harald (morto di emofilia a soli 14 anni), Conrad (morto a soli  otto mesi), Erik (anche lui artista) e Ingegerd, sposata con Ernst Spolén, architetto, designer e pittore nonché amico personale di Ivar.

Ivar iniziò i suoi studi artistici  presso la Scuola di Pittura Valand a Göteborg dove rimase due anni tra il 1896 e il 1898.
Qui strinse amicizia con Gerhard Henning (che anni dopo gli fece conoscere la moglie Eva) e Ole Kruse. Ole ed Ivar erano molto diversi tra loro. Kruse era un moralista serioso, mentre Arosenius osservava la vita con acido sarcasmo, impegnato a condurre una vita eccitante e bevendo molto. Certo, beveva molto. Ma dal suo punto di vista questa era una cosa assolutamente lecita e che anzi aveva a che fare con la sua stessa sopravvivenza! Fin da giovane gli era infatti stato diagnosticato di essere affetto da emofilia e il medico gli aveva prescritto di mangiare buon cibo, fare lunghe passeggiate, tenersi in forma e consumare alcol. Sì, perché l’alcool aiutava la coagulazione del sangue. E se si osservano le sue immagini molto sono caricature di personaggi sotto l’effetto dell’alcol (lo si vede anche dalla moltitudine di nasi rossi!)

Ivar Arosenius – Självporträtt 1908

Non gli piaceva un granché studiare  ma nel 1898  venne ammesso come allievo uditore presso l’Accademia d’arte di Stoccolma e qui affittò uno studio insieme all’amico Gerhard Henning .

Ivar Arosenius – Spionerande på kärlekspar 1902

Ma anche qui Ivar non si trovò a suo agio con lo studio cosicché nella primavera del 1901 ritornò alla scuola di pittura di Valand e l’anno successivo prese parte ad una collettiva di studenti.

Nel autunno del 1903 partì per un viaggio di studio in Europa con partenza da  München. Arrivò poi a Parigi nel gennaio del 1904 e passò l’intera estate in un villaggio di pescatori in Normandia (Coudeville). Tornò poi a Parigi e nel 1905 prese parte ad una collettiva dove espose 86 acquarelli presso il  Salon des Indépendants.

Ivar Arosenius – Prinsessan hos trollet, 1904 Akvarell och gouache, 34,5 x 19,7 cm – Göteborgs konstmuseum

Tra il 1902 och 1903 soggiornò per parte dell’estate a Torsby (norra Fryksdalen nella regione dello Värmland)  in compagnia dell’amico architetto (e futuro cognato) Ernst Spolén. Qui si dedicò alla pittura (aveva portato carta e colori) ed a fare lunghe passeggiate in compagnia di Ernst. I due amici parlavano di natura, pittura, vecchie credenze, fantasmi, troll e spettri. E la sua opera fu senz’altro influenzata dagli ampi e selvaggi paesaggi  di Fyskedalen. Ma Ivar aveva paura dei fantasmi ed anche dei temporali e dopo una notte particolarmente buia e di brutto tempo i due tornarono a casa in fretta e furia.

Nel 1906 Ivar torna a Göteborg ma si ferma poco perché prosegue per Stoccolma dove vive la madre. E qui, nell’autunno dello stesso anno, espone per la prima volta alla casa degli artisti ( Konstnärshuset) a Stoccolma, con 173 lavori.

Nel 1906 sposa Ida (Eva) Andrea Cecilia Adler presentatagli in un café di Göteborg dal comune amico Gerhard Henning e dalla loro unione nasce la figlia Eva (Lillan) nel 1906 ispiratrice di molte sue opere.

Con la nascita di Lillan (che in realtà si chiamava Eva come la madre) il mondo di Ivar diventa più sereno ed abbandona la vita bohemien. Comincia a disegnare illustrazioni per favole scaturite dalla sua fantasia. Spesso sono solo illustrazioni, senza testo come se ci fossero molte storie diverse da raccontare e Lillan diventa la sua modella preferita.

Tra il 1906 e il 1907  Arosenius collabora con   la rivista Söndags-Nisse e il giornale satirico Stix. Il 21 april 1907  Hasse Zetterström (redattore e produttore di Söndags-Nisse) pubblicò un numero speciale con disegni e testi esclusivamente su  Ivar Arosenius.

Nell’autunno del 1907 Ivar si trasferì con la famiglia a Göteborg ed in seguito ad   Älvängen, dove la madre di Eva aveva uno proprietà con vista sul fiume Göta.  Nel  maggio del 1908 espose le sue opere al Museo d’aste della università di  Lund insieme ad Gerhard Henning  (era lui che gli aveva fatto conoscere la moglie Eva) e Sigge Bergström. Ma la notorietà gli derivò dalla esposizione nel novembre dello stesso anno (sempre insieme ad Hanning e Bergström) a Valand (l’ultima della sua vita).

Morì nella sua casa di Älvängen il 2 gennaio 1909a causa della emofilia di cui soffriva. Nei giorni tra Natale e Capodanno aveva avuto una infezione alla gola che era stata sottovalutata. Il 1° gennaio l’infezione peggiorò e la sera non volle andare a dormire. La moglie andò a letto attorno alle dieci ma fu svegliata un’ora dopo da uno strano rumore: fece appena in tempo a vedere  Ivar alzarsi dalla sedia e cadere a terra morto. Un vaso sanguigno  si era rotto nella gola e lui era soffocato.

Il suo libro di illustrazioni più conosciuto è  Kattresan (1909), uscito postumo e del quale ho una copia (undicesima edizione) del 1950.

Ivar Arosenius - Kattresan 2

La maggior parte delle sue opere sono esposte al Konstmuseum di Göteborg.

Ivar Arosenius - Ivar Arosenius med Lillan

Ivar Arosenius – Ivar Arosenius med Lillan

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Filed under Arte, arte nordica

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