Påskhare – il mistero dei coniglietti pasquali che cominciarono a fare uova

Coniglietto pasquale

Per quale ragione i conigli  e le lepri un giorno cominciarono a fare le uova a Pasqua? Bella domanda! La lepre (sì, perché di lepre si tratta e non di coniglio) ha un ruolo importante nei festeggiamenti della Pasqua del nord europa anche se in realtà questa tradizione è arrivata in Svezia solo all’inizio del 1900.

Esiste un po’ di confusione tra coniglio pasquale e lepre pasquale, ecco perché ho voluto chiarire quali sono le differenze tra lepre e coniglio. Innanzi tutto sia i conigli che le lepri non sono roditori bensì di “lagomorfi” (cercate voi cosa implica).

Lepre - Hare

Veniamo ora alle differenze.
La lepre:
– è un animale selvatico mai addomesticato dall’uomo (a differenza del coniglio)
– la punta delle orecchie è nera, i conigli hanno orecchie più corte
– è molto più agile del coniglio
– la forma della pupilla è diversa (quella dei conigli è più piccola)
– le zampe posteriori sono molto più lunghe di quelle del coniglio
– è un animale solitario e usa come covo avvallamenti, buche nel terreno in mezzo all’erba mentre il coniglio vive in gruppo in tane sotterranee
– ha una figura più slanciata del coniglio che invece è più tondo
– è molto meno prolifica del coniglio.

Rabbits - conigli - kanin

Rabbits – conigli – kanin

Detto questo com’è che ad un certo punto le lepri ed i conigli cominciarono a fare le uova a Pasqua?

Faccio riferimento ad un interessante  articolo di Bengt af Klintberg, professore, ricercatore di tradizioni popolari e scrittore. Trovate l’articolo integrale (in svedese a questo link): HAREN SOM BÖRJADE VÄRPA

Bengt af Klintberg inizia la sua dissertazione smantellando la definizione di “Påskhare” (lepre pasquale) contenuta nel dizionario enciclopedico svedese “Nationalencyklopedins ordbok”  che recita:  ”Lepre pasquale, animale delle fiabe (simile alla lepre) con un ruolo importante nei vecchi festeggiamenti pasquali del Nord. HIST.: dal 1901.”

Esistono fiabe che hanno come protagoniste delle lepri ma nessuna fiaba ha come protagonista una lepre pasquale.
Come Babbo Natale, il  galletto ABC  che di notte dispensava regali ai bambini diligenti e Tandfé (l’equivalente del topolino italiano) che può trasformare un dentino da latte messo in un bicchiere d’acqua in un soldino, così anche la lepre pasquale va legata alla consuetudine del passato di dare gioia ai bambini con dei regali

La prima traccia di  lepre pasquale in Svezia risale al 1901. Ma nel libro di Louise Hagbergs ”Påskhögtiden”  (i festeggiamenti pasquali) del 1920, che raccoglie le credenze e le tradizioni legate alla Pasqua in Svezia, non si parla per niente di “Påskhare”.

La verità è che la tradizione della lepre pasquale è arrivata relativamente di recente in Svezia dalla Germania.
Tra le tradizioni legate alla Pasqua in Svezia, l’abitudine di mangiare uova nel giorno di Pasqua è una tradizione molto più vecchia di quella della lepre dispensatrice di uova. Infatti durante la quaresima era fatto divieto non solo di mangiare carne ma anche uova. E poiché le galline continuavano la loro produzione, a fine digiuno c’era una gran quantità di uova da consumare e si cominciava proprio nel giorno di Pasqua.
Più di recente i garzoni nelle fattorie facevano addirittura delle gare a chi riusciva a mangiarne di più.

In molte parti d’Europa poi le uova pasquali venivano decorate ed in Svezia ad esempio venivano bollite insieme a foglie di betulla per conferire un bel colore giallo, oppure con la pelle delle cipolle che le colorava di marrone. Si legavano alle uova foglie e altri vegetali per realizzare dei disegni sui gusci. Un cestino pieno di uova decorate era un regalo molto comune ed anche molto apprezzato!

Su come decorare le uova potete leggere il mio recente post. Trovate il link in calce tra gli articoli correlati.

Easter rabbitTornando alla lepre, proprio in uno scritto sulle uova pasquali si parla per la prima volta della lepre pasquale. Nella università di Heidelberg è infatti conservato un manoscritto in latino del 1682 di un tale Georg Franck von Franckenau nel quale si sostiene che “nella parte occidentale della Germania, nel nostro Pfalz, a Elsass e nelle zone circostanti, come nel Westfalen, queste uova [pasquali] vengono chiamate uova di lepre. Si convincono in questo modo gli ingenui e i bambini che una lepre (la lepre pasquale) covi le uova che poi nasconde nell’erba dei giardini, nei cespugli etc, che poi con eccitazione vengono cercate dai bambini tra l’ilarità e il divertimento degli adulti“.

In altre regioni germaniche si sosteneva invece che era la volpe a covare  e nascondere le uova. In altre versioni invece erano degli uccelli a fare le uova come per esempio nello Schleswig-Holstein ed altre parti della Germania dove a fare le uova era un gallo, nel Westfalen una gru, a Thüringen una cicogna,in Svizzera un cuculo e nella Boemia una allodola.

Pare comunque che la lepre pasquale abbia avuto origine in ambienti contadini della Germania ma che diventò presto “alla moda” anche nelle classi più agiate.

L’immagine più vecchia che si conosca di una lepre pasquale si trova in un libro svizzero del 1789 (illustrazione che non ho trovato) dove viene utilizzata per illustrare una canzoncina per bambini.
In un ben curato giardino i bambini cercano le uova pasquali sotto lo sguardo attento della madre mentre una lepre osserva attraverso una ghirlanda.

Coniglietti pasquali

Successivamente si sono sviluppate altre usanze come quella per cui i bambini dovevano cercare fuori casa le uova nascoste. In altri casi si chiedeva ai bimbi  di realizzare una tana per la lepre nel giardino, spesso sotto gli alberi da frutto con rametti, erba secca dell’anno precedente e fiori appena sbocciati. In seguito in questa tana/nido i bambini trovavano le uova che la lepre aveva “covato”.

Gammal bildMa ecco che la lepre si trasforma in coniglio …

Dalla Germania l’usanza si divulgò in altre parti del mondo. Tramite gli emigranti tedeschi ed olandesi raggiunse la Pennsylvania negli USA, dove la lepre fu sostituita dal coniglietto, un Easter bunny.

Ciò che in molti paesi tra cui la Svezia accadde nel ‘900 fu che si cominciarono a mandare dei biglietti augurali in occasione delle festività: le prime cartoline pasquali svedesi erano ispirate a quelle tedesche e rappresentavano appunto delle lepri pasquali.

Ma poiché a quei tempi la tradizione della lepre pasquale era pressoché sconosciuta in Svezia progressivamente si cominciarono ad utilizzare soggetti più tipici della tradizione scandinava come galline, befane pasquali e narcisi.
Se siete interessati ad approfondire l’argomento delle befane pasquali potete leggere questo post: la befana pasquale e se invece volete vedere degli esempi di cartoline potete andare qui: le cartoline pasquali del Nord

Anche io ho realizzato la mia cartolina ispirata alle vecchie tradizioni svedesi, eccola!!!

Happy Easter

A cavallo tra l’800 e il ‘900 la tradizione delle uova pasquali prese la forma che ha oggi. Le uova decorate che un tempo i bambini cercavano in giardino furono sostituite da uova in marzapane giallo e cioccolato e fecero il loro ingresso le uova di cartone riempite di dolciumi.
Il motivo più ricorrente sulle uova di cartone sono sempre state le galline, le lepri e i pulcini.

E allora in che modo la lepre pasquale sarebbe legata alle antiche tradizioni svedesi secondo la definizione da cui siamo partiti?
Mjölkharen (la lepre da latte) è una creazione popolare del medio evo legata alla credenza delle streghe. Le “lepri da latte” secondo la credenza popolare erano delle creature generate dalle streghe tramite il proprio sangue allo scopo di rubare, succhiandolo, il latte delle mucche che poi veniva portato alle streghe di modo che potessero produrre burro.
L’unica relazione esistente tra questa lepre e quella pasquale è che ambedue sono legate alla Pasqua perché proprio in questo periodo le streghe volavano a Blåkulla (a questo proposito leggete il post già menzionato sulle befane pasquali qui). Ma certamente né la lepre da latte ne quella successiva pasquale hanno avuto un ruolo nelle celebrazioni della Pasqua in Svezia.

Infine una raccomandazione:
non  mi era mai passato neanche lontanamente per mente che qualcuno potesse comprare dei conigli vivi da regalare ai bambini per Pasqua. Non penso succeda qua in Italia ma a scopo preventivo, vi esorto a non farlo e segnalo questo sito:

http://www.rabbitadvocacy.com/thinking_about_buying_a_rabbit_f.htm

Don't buy a rabbit

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6 Comments

Filed under festività nordiche, usanze della Svezia

6 Responses to Påskhare – il mistero dei coniglietti pasquali che cominciarono a fare uova

  1. Bellissimo! In tedesco non mi verrebbe mai di dire che è un coniglio pasquale, bensì una lepre, ma poi… già non fa parte della cultura italiana e solo grazie a una nota marca di cioccolatini adesso si incomincia a vedere qualche coniglio (anche se è travestito da lepre, o sarà viceversa?) Buona Pasqua! O meglio Glad Påsk!

    • Ciao Monica,
      sì, anche in svedese non viene proprio da chiamarlo coniglio … e, sì, secondo me la nota marca di cioccolato ha fatto un po’ di confusione 🙂
      Glad Påsk anche a te!

  2. Lorenzo

    Buona Pasqua e grazie per il bel post !
    a questi link alcuni libri tedeschi per bambini sulle lepri pasquali
    http://www.buchfreund.de/aqci/9687,219060/Kinderb%C3%BCcher+Bilderb%C3%BCcher:%20Ostern+Hasen
    http://www.ricardo.ch/kaufen/antiquitaeten-und-kunst/antiquarische-buecher/kinderbuecher/kinderbuch-der-osterhase-ca-1926/v/an725243408/
    e qui uno a forma di uova
    http://www.ebay.it/itm/1908-Ostern-Osterhase-Kinderbuch-in-Ei-Form-Osterhas-bring-uns-was-Bromberger-/160965070025
    qui le indicazioni bibliografiche di un libro svizzero di fine Settecento (forse lo stesso da te citato) che contiene canzoncina sulle lepri pasquali
    http://www.recherche-portal.ch/zbz/action/display.do?tabs=detailsTab&ct=display&fn=search&doc=ebi01_prod007324573&indx=1&recIds=ebi01_prod007324573&recIdxs=0&elementId=0&renderMode=poppedOut&displayMode=full&frbrVersion=&dscnt=0&tab=default_tab&dstmp=1397972970676&srt=lso01&vl(freeText0)=osterhase*&vid=ZAD&gathStatIcon=true
    facendo queste ricerche ho scoperto anche che in Germania ci sono tre località (Ostereistedt, Eibau e Osterhausen) in cui durante la Pasqua funzionano uffici postali “pasquali” che ricevono e rispondono alle lettere indirizzate alla “Lepre pasquale” sul tipo degli uffici postali natalizi che rispondono alle lettere a Gesù Bambino o a Babbo Natale

  3. Un altro post molto interessante e ricco di spunti. Quante cose imparo passando di qua!!
    Auguri!

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