Jenny Nyström Stoopendal (1854-1946) – la “mamma” di Babbo Natale

Jenny Nyström - God Jul - Tomte med Julklappar

”Vår svenska tomte skall vara gråklädd”
“Il nostro babbo natale svedese deve essere di grigio vestito”
(Jenny Nyström, 1944)

 

Jenny Nyström - Tomtefars sagor och berättelseJenny Nyström (sposata Nyström-Stoopendaal) nasce il 13 giugno 1854 a Kalmar e muore il 17 gennaio 1946 a Stoccolma. Fu artista e illustratrice ma è sopratutto conosciuta per  aver dato un volto a Jultomten, Babbo Natale, tanto da essere chiamata ”tomtens mamma”.

Trascorre la prima infanzia a Kalmar, e sono questi anni che lei ricorderà sempre con grande affetto e nostalgia e sono forse substrato da cui attinge per le sue illustrazioni. Nel 1862 infatti, ad 8 anni, si trasferisce con la famiglia a Göteborg dove il padre aveva trovato lavoro come insegnante.
Ecco come descrive Jenny quel giorno:

“Ja, så kom den sorgliga dagen, då jag skulle flytta ifrån Kalmar. Jag gick då och sade farväl till allt, så att jag skulle komma väl ihåg varenda sak”.

“Ed ecco che arrivò il triste giorno in cui dovevo trasferirmi da Kalmar. Allora andai a dire addio a tutto, in modo che potessi ben ricordare ogni cosa”.

jenny nyström - Konvalescenten - oljemålningDopo gli studi primari, a soli 11 anni nel 1865 inzia a studiare alla scuola di disegno “Göteborgs Musei-, Rit- och Målarskola” e già a 15 anni realizza i suoi primi dipinti ad olio.

Tra il 1873 e il 1881 studia presso l’Accademia di Belle Arti di Stoccolma “Konstakademien” e alla fine della sua formazione vince (prima donna a vincere questa competizione accademica alla Konstakademien), a pari merito con Richard Hall, il primo premio nella gara tra gli allievi della scuola ottenendo così una borsa di studio per Parigi.

Durante i suoi studi a Parigi (1882-1886) ebbe occasione di esporre un proprio autoritratto ad olio nella grande esposizione “Salon de Paris” del 1884 e fu questo motivo per lei di grande soddisfazione.

Di ritorno da Parigi si trasferì a Stoccolma (dove rimase fino alla morte) ed a 33 anni sposò Daniel Stoopendaal (medico di marina), fratello degli artisti  Ferdinand e Georg Stoopendaal. Quando Daniel morì nel 1927 a causa della TBC toccò a Jenny occuparsi del sostentamento della famiglia.
Jenny era una donna non solo di talento ma anche di carattere e fu in grado di combinare la vita famigliare con l’attività artistica e si dice che di ritorno dal suo ateljé a casa avesse l’abitudine di sedersi sulla sua poltrona preferita con un buon libro ed un bicchiere di whisky  (certamente una donna molto emancipata per quei tempi).

Il loro unico figlio (nato nel 1893) seguì le orme della madre e diventò un artista, pure lui specializzato in illustrazioni sul Natale.

Jenny Nyström divenne nota come “l’illustratrice dei bambini”. Nelle sue illustrazioni sui libri e sulle riviste per bambini rappresenta il mondo dei bimbi con calore con una innata capacità di immedesimarsi nel loro mondo di giochi e sogni. Questa sua capacità di interpretare il loro mondo per sua stessa ammissione “dipendeva dal fatto che aveva sempre amato i bambini e per tutta la vita aveva ricordatola sua infanzia felice nella idilliaca cittadina di Kalmar”.

Jenny Nyström - Julklappen

Nella sua vita riuscì ad illustrare 340 libri per bambini oltre a numerose riviste a loro dedicate.

Jenny Nyström - Barnenes julstjärna

Jenny è soprattutto nota per le sue illustrazioni  natalizie ma realizzò moltissime belle cartoline per tutte le occasioni.

Bambini:

Qui per esempio pare avere una particolare predilezione per i bambini con l’ombrello.

Jenny Nyström - Barn under paraply - tre vikort

Mentre qui si concentra su quelli che giocano.
Nella gara a pallate di neve viene c’è anche una bambina, sulla destra, che incuriosita guarda in direzione dell’osservatore.

Jenny Nyström - Lekande barn - vinter och sommarNelle sue illustrazioni i bambini vengono spesso rappresentati in momenti di gioco e Jenny riesce a  catturarne l’espressione di gioia.

Jenny Nyström - Lekande barn - två vikort 2

Natale

Jenny Nyström - God Jul - Två kort

Buon Anno

Jenny Nyström - Gott Nytt År - tre vykort

Pasqua

Jenny Nyström - Påsk - tre vikort

La tecnologia e le donne

Jenny, in quanto donna moderna per la sua epoca, doveva avere una particolare predilezione per la tecnologia e per le donne impiegate in questo settore. Come dire che oggi sarebbe stata appassionata di computer!

Jenny Nyström - Teknologi - två vykort

Ecco altre due immagini che trovo molto belle.
Jenny Nyström - Åka skridskor och fartyg - två bilder

Jenny Nyström - KyssenQui a fianco invece una immagine che faccio un po’ fatica ad interpretare.
Un donna di servizio, è evidente dal suo abbigliamento, bacia un uomo elegantemente vestito. Ma chi è lui? L’amante, il fidanzato, il marito di qualcuno? E poi cosa tiene in mano la ragazza? Un uovo? E’ forse in dolce attesa? Chi può dirlo!
L’illustrazione mi ha ricordato (non fosse altro che per il tema) un altro bacio famoso, quello di Hayez, benché quello sia molto, molto più appassionato.

Bella anche questa immagine con il tipico paesaggio invernale e il ragazzo (un militare?) che scia.

Jenny Nyström - Poike på skidor

Il nome di Jenny Nyström è comunque fortemente legato al Natale grazie alle sue illustrazioni.

Illustrazione di Jenny Nyström da "Lille Viggs äfventyr på Julafton" - 1878

Illustrazione di Jenny Nyström da “Lille Viggs äfventyr på Julafton” – 1878

Infatti sono sue le illustrazioni che danno un volto per la prima volta al Babbo Natale così come è conosciuto nella recente iconografia svedese (diverso dal Babbo natale americano).
Lo fa nella fiaba di Viktor Rydberg “Lille Viggs äfventyr på julafton”  (Le avventure del piccolo Vigg a Natale).

Trovate il link ad un post dove parlo del Babbo natale americano e del racconto di Rydberg più sotto tra gli articoli correlati.

Il Tomte (il folletto) ha una lunga genalogia nella storia svedese e Rydberg in realtà non ha inventato nulla di nuovo nel suo racconto poiché il tomte viene descritto secondo le sembianze della credenza popolare.

Scrive Rydberg: “Era un piccolo vecchietto (gubbe)  (…..). I suoi lineamenti erano pieni di rughe, e la lunga barba assomigliava al muschio sul tetto della casa. I vestiti erano pelosi dall’alto fino ai piedi. Da un lato della bocca teneva un pipa; dall’altra usciva il fumo”.

Jenny Nyström - Tomten - IBL ©JENNY NYSTRÖM: KALMAR LÄNS MUSEUM

Jenny Nyström – Tomten – IBL ©JENNY NYSTRÖM: KALMAR LÄNS MUSEUM

Due anni dopo l’uscita del libro  Jenny, che aveva 19 anni anni ed ancora studiava all’Accademia, realizzò di propria iniziativa, sette illustrazioni e le sottopose al giudizio di Rydberg. Il quale le apprezzò a tal punto che  li pubblicò nella edizione del libro del 1875.
E quando Rydberg scrisse i suoi versi “Tomten” fu naturale che Jenny ne facesse le illustrazioni.  E così gettò le basi per l’iconografia del babbo natale svedese.

Jenny disse che neppure lei sapeve esattamente perché avesse disegnato babbo Natale con quelle sembianze. Semplicemente le era venuto naturale disegnarlo così.

E così iniziò il suo cammino di Jenny con Babbo Natale.

Jenny Nyström - Husmodern 1973

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8 Comments

Filed under Illustratori svedesi

8 Responses to Jenny Nyström Stoopendal (1854-1946) – la “mamma” di Babbo Natale

  1. Yeah, che il periodo natalizio abbia inizio con queste meravigliose illustrazioni.

    • Diario Nordico

      Eheheh!
      Giusto, anche se a dire il vero bisognerebbe aspettare il primo avvento!
      Ciao e grazie

  2. chiara

    Ma stupendo!!!! e quanto sono belle le illustrazioni?! e i Tomte coi gatti!!!!!! le voglio tutte!

  3. Che sorpresa queste illustrazioni, la preferita è quella dei bimbi che giocano a palle di neve. Grazie per questo articolo!

  4. laura

    Ogni volta che vedo queste illustrazioni mi ricordo dei vecchi libri passati dalle cugine più grandi con delle stupende illustrazioni di ragazzini in vacanza in montagna. ricordo gli sci di legno e delle immagini in seggiovia…..
    vuoi dire che erano anche quelle svedesi? in Italia nessuno dedica tanto impegno in questa attività.
    bellissime! suggestive

  5. marta

    penso che il ragazzo sia uno scout! la divisa è quella tipica!

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