Tvättstuga – Il locale lavanderia comune dove gli svedesi litigano

Tvättstuga studentbostäder

Tvättstuga studentbostäder

In Svezia quasi tutti i condomini dispongono di un locale lavanderia comune ad uso dei condómini.

Ancora all’inizio del ‘900 si lavava tutto a mano, un lavoro faticoso e lungo. La prima lavatrice elettrica fu costruita nel 1901 dalla ditta americana Alva Fischer ma passò parecchio tempo prima che diventasse di uso comune.

Durante l’urbanizzazione della Svezia (a cavallo tra l’800 e il ‘900) nei condomini esistevano dei locali lavanderia molto spartani. Si usavano dei pentoloni pieni d’acqua che veniva portata bollore con legna o gas. Spesso ci volevano giorni per fare il bucato di una intera famiglia e l’asciugatura avveniva generalmente nei solai (che però mancavano di impianto di riscaldamento). Specialmente nei mesi invernali poteva volerci anche una settimana per asciugare il bucato.

La cooperativa edilizia HSB (Hyresgästernas sparkasse- och byggnadsförening) ebbe un ruolo di primo piano nell’edilizia residenziale dei primi anni del ‘900 e l’architetto Sven Wallander, che disegnò molti edifici per la cooperativa, fu un grande sostenitore della necessità di realizzare degli edifici funzionali in modo da semplificare il lavoro delle donne di casa (come si diceva allora).  Nel quartiere Röda bergen di Stoccolma nel 1925 fu realizzato il primo locale lavanderia in un edificio della cooperativa.

Gammal tvättstuga
I locali lavandaria costruiti nei decenni successivi era provvisti di lavatrici, e tinozze per il lavaggio.
Tuttavia nel 1950 solo l’8 % dei condomini aveva un locale lavanderia e solo il 12% aveva una lavatrice propria. Nel 1970 il 94% dei condomini aveva un locale lavanderia.

Il locale lavanderia è il luogo i cui gli svedesi litigano 🙂
Essendo un locale collettivo, bisogna prenotare giorno ed orario ed assicurarsi di lasciare tutto pulito dopo l’uso.

Secondo uno studio fatto dal Hyresgästföreningen (l’associazione che possiede il moggior numero di case in locazione) le principali ragioni di lite sono:

  1. Orario di lavaggio e di asciugatura
  2. Pulizia
  3. Sistema di prenotazione
  4. Lanugine nell’asciugatrice
  5. Minacce
  6. Altre ragioni
  7. Bucato rubato

Qualcuno si è preso la briga di pubblicare online i biglietti più oltraggiosi.
Ecco alcuni esempi presi da QUI:

Arga lappar tvättstuga 2

Ne traduco altri meno “gentili”.

Arga lappar

Nr. 1
Tu che vai nel locale lavanderia e prendi la biancheria intima degli altri:
gentilmente riporta TUTTO in lavanderia e cerca aiuto!!
Vogliamo i nostri reggiseni e le nostre mutante solo per noi
// due inquiline molto arrabbiate

Nr. 2
Per te che sei o estremamente peloso oppure che hai tentato di uccidere il tuo animale domestico infilandolo nella asciugatrice comune – QUESTO E’ PER TE!
E’ assolutamente ok usare le macchine per le proprie necessità ma pulisci anche il filtro dopo l’uso cosicché nessuno debba essere partecipe dei tuoi interessi.
Oggi ho trovato abbastanza lanugine e peli da poter tessere un INTERO tappeto – non mi sembra questo sia ok!
Spero che tu in futuro pensi anche al fatto che la lanuggine è infiammabile!
Grazie in anticipo/un vicino

Nr. 3
Che migliaia di pulci possano trovare casa da te e
e centinaia di pidocchi fare un nido tra i tuoi capelli.
Che la pelle possa staccarsi dal tuo corpo quando ti asciugherai con gli asciugamani
e i teli da bagni che mi hai rubato.

Che il cesto del bucato rubato con tutto il suo contenuto possa portarti notti insonni e giornate piene di angoscia.
MA
Che la tua casa ed i tuoi capelli possano risplendere al sole
quando restituirai ciò che non ti appartiene e sul cui non hai diritto.
/la tua cattiva coscienza

Nr. 4
09/01/03
Non è assolutamente accettabile trovare nel locale lavanderia un tale porcile!!
Vestiti per terra, detersivo ovunque.
asciugamani sporchi di cacca e macchie di sangue.
PORCO DIAVOLO!!!!
Non ho mai visto nulla di più schifoso!
Non penso di pulire questa schifezza!
Pertanto voglio far sapere a quelli che verranno a fare il bucato dopo di me che non ho lasciato io questo porcile!

In alto ci sono 3 annotazioni “Sono d’accordo””

Print Friendly

6 Comments

Filed under usanze della Svezia

6 Responses to Tvättstuga – Il locale lavanderia comune dove gli svedesi litigano

  1. Lorenzo

    Ancora un ottimo post che richiama l’attenzione su usi completamente diversi dai nostri: a parte la litigiosità….in Italia ce li sogniamo locali condominiali con lavatrici….e sarebbero invece un’ottima cosa….(però chissà qui in Italia come verrebbe “declinato” il lavaggio “litigioso” ?…anche con armi proprie ed improprie ? )…………Grazie Laudie !

    • laura

      Ecco… li avevo visti all’estero e mi chiedevo come funzionasse la “convivenza” conoscendo bene i problemi che noi italiani abbiamo nella gestione della “cosa comune”.
      Vedo che anche loro hanno gli stessi problemi…. ma non si rassegnano. Qui invece ci ritiriamo in casa nostra e non ci preoccupiamo di IMPORRE fuori dal nostro zerbino in comportamento dignitoso.

      ahhhh…. il genere umano! 🙂
      ciao. argomento molto carino!

  2. Avrei dato per scontato che la litigisità fosse un’esclusiva tutta Italiana 😀 😀 Molto curioso il tuo post, mi piace scoprire e mettere a confronto le diverse abitudini.
    besos
    Sally

  3. Gli Italiani sono troppo individualisti e non accetterebbero mai di condividere la lavatrice con altri, pensa che guerra.

  4. gloriavanni

    Cara Laudie, ho scoperto questo tuo blog (complimenti!) e ho scoperto che siamo anche host di Airbnb e vicine ancora per un po’: a marzo mi trasferisco a vivere in Spagna! Comunque, ho adottato questo tuo post nel gruppo di Facebook #adotta1blogger. Ti ho cercata sui social senza esito e ho segnalato anche tuo marito Riccardo e la sua collezione di flipper. Buona giornata!

    • Diario Nordico

      Cara Gloria. Siamo già amiche e so del tuo trasferimento. Ti contatto io nel fine settimana (io so come trovarti ). Sono contenta che tu mi abbia trovato qui. Ciao e grazie per i complimenti. Magari un giorno fintanto che sei ancora qui ci scappa un pranzo insieme.

Leave a Reply